Un film di Felix Van Groeningen. Con Veerle Baetens, Johan Heldenbergh, Nell Cattrysse, Geert Van Rampelberg, Nils De Caster. Drammatico, durata 110 min. - Belgio 2012.
Questa piccola perla di Felix Van Groeningen, tratta da
un’opera teatrale di Johan Heldenbergh (protagonista maschile del
film), ha come perno la storia d’amore tra Didier, un musicista country “bluegrass” ossessionato
dal Mito Americano, e Elise,
tatuatrice con la passione per la musica e (appunto) i tatuaggi. Sarà proprio la musica a giocare un ruolo
importante nella loro storia d'amore, soprattutto quando Elise comincerà a cantare
con Didier e la sua band. Un’unione profonda e viscerale, che porterà alla
nascita della bellissima Maybelle, ma che la successiva malattia della bambina
metterà a dura prova.
Non stupisce che questa pellicola abbia dato filo da
torcere alla nostra “Grande Bellezza” nella categoria miglior film straniero
durante la cerimonia degli Academy Awards dello scorso 3 marzo 2014.
Alabama Monroe è una storia melanconica come la musica
che la scandisce, che parla di coraggio,
di forza, di dolore. E’ il racconto di un amore sincero costretto a fare i
conti con la realtà e la fragilità della mente umana, ma è anche la cronaca di
una tragedia personale e familiare.
Il regista
fiammingo costruisce un impianto narrativo non lineare, incrociando delicatamente
passato e presente con una scelta stilistica che sminuzza la linea emotiva
dello spettatore, diviso tra speranza e delusione, tra passione e strazio, tra
amore e perdita. Un’altalena emozionale supportata
da un’interpretazione piena di sincerità e precisione e da simbolismi
suggestivi e evocativi.
Il risultato è un melodramma raffinato e potente, in
grado di restare impresso sulla pelle come i tatuaggi della dolce Elise.
Laura Rubino